Ciao Stranier@, bentornato a vivere con me una nuova avventura in giro per l’Italia.
Stavolta andiamo nel nord-ovest, di preciso in Liguria. Questa è la storia di un viaggio di 4 notti alle 5 Terre, una parte di un viaggio più lungo che mi ha portata in una settimana a toccare Liguria, Toscana e Umbria.

La particolarità di questo viaggio è che non abbiamo fatto nulla a parte la prenotazione degli hotel. Andremo all’avventura scegliendo cosa fare sul posto e costruendo il nostro viaggio giorno per giorno. Proverò a raccogliere le mie esperienze e sensazioni direttamente sul momento, per costruire un ricordo che sia il più fedele possibile all’esperienza.

In questo momento sto scrivendo proprio dalla macchina, con il laptop poggiato sullo zaino e “il mio lui” al volante, diretti verso Levanto per il check-in. Oggi sarà il primo di quattro giorni alla scoperta delle 5 Terre, meraviglie paesaggistiche e naturalistiche a cui “faccio la corte” da anni e che finalmente riuscirò a visitare con la mia dolce metà. Passeremo poi due notti a Lucca, altra città e altra regione che vogliamo visitare da tempo e che finora non abbiamo mai visto, ma quella di Lucca è un’altra storia che racconterò in un altro articolo 😉 

E’ la prima volta che provo a scrivere un diario di viaggio e non sono tanto sicura del risultato, ma sono curiosa di sperimentare. Vediamo cosa ne verrà fuori e per il momento… next stop Levanto!

Nota di lettura: questo articolo è piuttosto lungo, quindi ho pensato di facilitare la lettura inserendo un indice di navigazione. Se arrivato a un certo punto vuoi interrompere per continuare a leggere in seguito o semplicemente vuoi andare direttamente alla sezione che ti interessa, ti basterà cliccare sulla voce in cui ti sei fermat@ qui nell’indice e sarai reindirizzato direttamente nel punto che ti interessa.
Buona lettura 😉

Le meraviglie delle 5 Terre: diario di Viaggio

5 Terre | Giorno 1

Arriviamo da Roma dopo circa 4 ore e mezza di viaggio in macchina. L’agriturismo che abbiamo scelto come “campo base” per la nostra permanenza alle 5 Terre si trova a Levanto, in alto. La vista è da sogno.

Angiolina’s Farm sovrasta la valle sottostante, le montagne che si diramano a destra e sinistra sembrano stringere in un abbraccio il mare che si trova di fronte. Stavolta non si bada a spese, siamo in due e vogliamo tutti i comfort e pare che ci siamo riusciti. Questo posto è una coccola.

Una volta fatto il check-in e visitata la struttura, scendiamo verso Levanto, che prima vedevamo dall’alto. Arriviamo alla stazione e chiediamo informazioni per la 5 Terre Card, il passepartout che ci permetterà di visitare il territorio prendendo i diversi treni regionali disponibili per spostarci di paese in paese. Già abbiamo le idee più chiare su quello che faremo nei prossimi giorni (sicuramente anche qui un giro in traghetto non me lo leva nessuno 😎).

In 5 minuti arriviamo a piedi dalla Stazione al centro di Levanto e subito andiamo verso il mare, di cui si sente l’odore inconfondibile prima ancora di raggiungerlo. Passeggiamo sul lungomare arrivando fino all’inizio della ciclopedonale Levanto-Framura-Bonassola e torniamo indietro per mangiare un boccone alla Trattoria Cavour.
Dopo cena continuiamo la nostra passeggiata lungo il mare, andando stavolta verso il porticciolo e l’inizio del percorso trekking.

Questa parte è più bella di quella di prima, con la ciclopedonale. Un po’ per l’atmosfera del tramonto un po’ per le luci della città che si specchiano nelle onde, con gli ombrelloni chiusi disposti come soldati a difesa della loro fortezza e in silenziosa attesa di ricominciare a fare il loro lavoro l’indomani.
C’è calma, nonostante il brusio.

Torniamo verso la “casa base” per riposarci in attesa dell’indomani. Ancora non sappiamo di preciso cosa faremo, ma di scoprirlo non c’è fretta 🙂

5 Terre | Giorno 2 – Il mio trekking tra Monterosso, Vernazza e Corniglia

Mattina

Sveglia alle 9.00 e colazione. Il tempo non è dei migliori ma fa fresco, anche se il cielo è coperto si sta bene, anzi, meglio per la giornata che ci aspetta. È la giornata giusta per il primo trekking alle 5 Terre, occasione che aspettavo da una vita. Mi dispiace un po’ perché non avremo la possibilità di ammirare il paesaggio illuminato dal sole, con tutti i suoi bellissimi colori. Tuttavia sono sicura che sia anche un colpo di fortuna perché con il caldo di luglio una lunga passeggiata sotto al sole non sarebbe sopportabile né gradevole.

Ci prepariamo e torniamo alla fedele stazione, dove ci aspetta la 5 Terre Card che ci accompagnerà per i prossimi giorni.

In pochi minuti prendiamo la 5 Terre Card. Con questo lasciapassare per i prossimi 2 giorni avremo accesso illimitato ai treni regionali per permetterci di spostarci agevolmente e senza pagare tra un paesino e l’altro.

La convenienza di questa card (di cui ero già a conoscenza perché l'ho "usata" nella mia tesi di laurea) merita un articolo dedicato, che uscirà nelle prossime settimane. Per il momento posso dirvi che farla è un must e se siete interessati potete acquistarla anche online cliccando qui.

Subito saliamo sul treno e in pochi minuti arriviamo a Monterosso. Questa località si manifesta in tutta la sua bellezza fin dall’uscita della stazione, con affaccio diretto sul mare che si trova proprio di fronte a noi.

Dalla stazione svoltiamo a sinistra, in direzione del sentiero che collega Monterosso a Vernazza. Una volta trovato iniziamo il nostro cammino. Siamo sulla costa, con il Mar Ligure sulla destra.

Sentiero Monterosso-Vernazza.
Sentiero Monterosso-Vernazza.

Non conosco questo mare ma già mi sta simpatico. È proprio del blu che piace a me, quasi argenteo. Non vedo l’ora di tuffarmi con la maschera per vedere che c’è sotto.

Continuiamo a camminare e finalmente arriviamo alla parte che tanto aspettavo: i terrazzamenti con i loro muretti a secco. Incredibile cosa abbia fatto l’uomo qui. È un paesaggio artificiale che sembra naturale, estremamente rispettoso della natura che abita. Un matrimonio perfetto. Per forza l’hanno fatto Patrimonio UNESCO.

I vigneti sono spettacolari, si diramano in tutte le direzioni. Era una vita che aspettavo di trovarmi qui e non mi sembra vero di poterlo guardare con i miei occhi. Lui mi odia perché mi fermo ogni 5 minuti per fare 10 foto dalla stessa prospettiva. Però è bravo, sopporta in silenzio e non mi dice nulla ❣️

Il sentiero è tosto, davvero. In alcuni punti particolarmente. Alcune salite sono ripide e la condizione dei miei muscoli dopo un anno e mezzo di pandemia non aiuta. Insomma, come si dice a Roma… “Facile una fava”.
Le mie gambe si lamentano ma mi piace troppo e piace anche a loro, i muscoli addormentati che si risvegliano dal letargo. Fanno male ma ancora funzionano. I polmoni un po’ meno ma questa è un altra storia e per questo la pandemia non ha colpe, c’è le ho solo io che fumo come un camino a Natale.

Dopo circa un ora e un quarto eccola, la meta tanto attesa: siamo arrivati a Vernazza.

Ci fermiamo per un pranzo veloce, scegliamo la focaccia con il pesto della focacceria Batti Batti’ e ce la gustiamo su una panchina sotto le prime gocce di pioggia.

Piove di più e andiamo a prendere un caffè aspettando che smetta. E smette.

E ora, che si fa? Continuiamo il trekking o prendiamo il treno?

Pomeriggio

Siamo stanchi e fuori forma ma prendere il treno per arrivare al prossimo paese sembra davvero uno spreco. Per i giorni successivi è previsto bel tempo e dopo aver fatto il primo sentiero delle 5 Terre abbiamo la certezza che con il sole e 30 gradi non saremmo riusciti a fare nulla di questo tipo.

E di nuovo in marcia verso Corniglia.

Un paesaggio stupendo, non so se meglio del primo ma comunque diverso. Qui c’è più mare, prima c’erano più vigneti. Poco importa, è una meraviglia.

Una cosa però posso dirla: la vista su Vernazza che ci lasciamo alle spalle è più bella qui.

Vernazza, vista dal sentiero Vernazza-Corniglia.
Vernazza, vista dal sentiero Vernazza-Corniglia.

Scendono due gocce di pioggia e sulla pelle fa piacere. Non si scivola troppo, basta fare attenzione. Bagnata dall’acqua la natura si risveglia e si sente il profumo del verde.

Respiro un sacco.

Arriviamo a Prevo, il punto più alto di questo sentiero delle 5 Terre, che si trova a 208 metri sul livello del mare.

Prevo, Frazione di Vernazza, Parco Nazionale delle 5 Terre.
Prevo, Frazione di Vernazza, Parco Nazionale delle 5 Terre.

Vedo la meta in lontananza e poi mi guardo indietro, per vedere da dove sono partita. Ho fatto tanta strada e neanche me ne sono accorta. Le gambe lo sentono ma a me pare di no.

Questo punto con il bar a picco sul mare è bellissimo. Sarebbe bello fermarci per un caffè sulla terrazza ma preferiamo continuare. In una mezz’ora arriviamo a Corniglia, cittadina molto carina e decisamente più piccina delle altre che abbiamo visto finora. La giriamo tutta in una ventina di minuti, e io sono ufficialmente distrutta.

Si torna a casa con il treno guardando Manarola in lontananza. Domani scopriremo anche lei e sua sorella Riomaggiore.
Nel frattempo il cielo si è aperto e le 5 Terre ci ripagano dei mostri sforzi, portandoci in dono una bellissima anteprima di quello che ci aspetta domani.

Stazione di Corniglia, vista di Manarola.
Stazione di Corniglia, vista di Manarola.

5 Terre | Giorno 3

Al nostro risveglio abbiamo trovato una giornata meravigliosa a darci il buongiorno.

Oggi ci aspetta una giornata relax. La prima tappa è Riomaggiore, la località delle 5 terre più lontana dalla nostra casa base di Levanto. Seguirà Manarola, l’ultima che ci manca da visitare, che ieri abbiamo visto da lontano e penso che torneremo anche a Vernazza che ci è piaciuta tantissimo. E’ l’ultimo giorno di validità della nostra 5 Terre Card e siamo determinati a sfruttarla al massimo.

Riomaggiore

Arriviamo a Riomaggiore. La città odora di mare e sapone e si sviluppa completamente in salita. Dopo la scarpinata di ieri non è proprio piacevole la passeggiata ma si fa comunque volentieri. Le gambe fanno più male a scendere che a salire.

Riomaggiore è bellissima, forse il paese delle 5 terre più suggestivo tra quelli visti finora.

Salendo si arriva a un piazzale con una chiesa che guarda il mare, immersa nella cornice verde delle alture circostanti.

Riomaggiore, piazza.
Riomaggiore, piazza.
Riomaggiore, panorama.
Riomaggiore, panorama.

Continuando la passeggiata di arriva a un sentiero panoramico con tante panchine su cui sedere per godersi a dovere la vista mozzafiato.Qui sono tanti i sentieri panoramici nascosti a cui si accede dalle ripide stradine del borgo. Si sale e si scende costantemente, un attimo a picco sul mare azzurrissimo e un attimo circondati dal viola delle bouganville, fino ad arrivare al piccolo porto dove in tanti fanno il bagno tra gli scogli.

Ci manca solo Manarola per concludere con l’ultima delle 5 Terre che ci rimane da scoprire e sono molto curiosa di vedere se regge il confronto con Riomaggiore.

Manarola

Arriviamo verso l’una e la fame inizia a farsi sentire. Sia una mia amica che la proprietaria della struttura dove soggiorniamo ci hanno consigliato un posto per mangiare proprio qui a Manarola, il Nessun Dorma.
Il nome non mi è nuovo ma non riesco riesco identificarlo con chiarezza. Comunque andiamo a vedere e speriamo che ci sia posto visto che al telefono non rispondono.
Navigatore e via, percorriamo la cittadina con l’obiettivo gastronomico.

Manarola è veramente bella. Bella bella. Se la batte con Riomaggiore.
Più grande di Corniglia, più curata di Vernazza e più caratteristica di Monterosso.

Camminando camminando arriviamo alla destinazione.
Il paesaggio è paradisiaco.

Manarola, vista dalla strada panoramica verso il Nessun Dorma.
Manarola, vista dalla strada panoramica verso il Nessun Dorma.

Meno male che è lunedì, penso tra me e me, perché se fosse un weekend qui non si camminerebbe.


Nessun Dorma Manarola: recensione ed esperienza

Il Nessun Dorma di Manarola è un sogno da cui non ci si vorrebbe svegliare.
Lo staff è gentilissimo, si mangia divinamente in una location a dir poco mozzafiato ad un prezzo che non ci si aspetterebbe.

La vista favolosa fa da cornice al pasto con una piacevole musica di sottofondo.

Per il pranzo abbiamo speso 36 euro in 2, prendendo 3 tipi diversi di bruschette, 1 burrata con alici, 1 cocktail e 1 bottiglia di acqua. Sinceramente vista location, qualità e servizio mi aspettavo almeno il doppio.

Sono super organizzati anche per la gestione della fila. all’ingresso viene consegnato un QR code da scansionare con il proprio smartphone che fornisce in tempo reale lo stato di avanzamento della fila, con il numero di persone in attesa. In questo modo è possibile andare a fare una passeggiata o rilassarsi nel giardino che si trova proprio sopra al locale, ammirando il panorama in attesa di entrare.

Un posto assolutamente da provare visto che è anche l’unico che regala una vista del genere sulle 5 Terre.

Nessun Dorma Manarola, vista dal ristorante.
Nessun Dorma, Manarola.

Finito il pranzo siamo sazi e soddisfatti. Finiamo lanostra passeggiata a Manarola e ci muoviamo per una tappa veloce a Vernazza, poi si torna a Monterosso per incontrare il Mar Ligure.
Bagno alla spiaggia libera verso le 5.00 e poi si torna a Levanto.

La 5 Terre Card va in pensione dopo aver fatto il suo dovere fino alla scadenza 🙂

Cartoccio di pesce take away che si mangia al porticciolo, illuminati dal tramonto, con una panchina e le ginocchia a farci da tavolo, senza troppi complimenti.
Chiudiamo il “Giorno 3” con un po’di shopping da turisti, andando alla piazzetta centrale di Lenanto per comprare qualche souvenir da riportare a casa.

5 Terre | Giorno 4

Dopo 3 giorni posso azzardare le mie considerazioni.

Le 5 Terre sono un incanto e secondo me non lo sanno nemmeno. Passatemi il termine, ma “se la tirano” molto meno di quanto dovrebbero, sono sbalordita dalla semplicità di tutto. Tutto sembra naturale, così come viene, bello senza bisogno di tanti fronzoli.
Come una bella donna a cui non serve trucco per apparire in tutto il sul fascino.

Oggi è l’ultima giornata piena in questo paradiso e per non tralasciare nulla dalla nostra experience abbiamo scelto di cambiare prospettiva, vedendo come sono questi luoghi dagli occhi del mare.

Ci aspetta il giro in traghetto con sbarco a Porto Venere, ultimo luogo Ligure da visitare prima di passare alla Toscana.

Loggia della Chiesa di San Pietro, Porto Venere.
Loggia della Chiesa di San Pietro, Porto Venere.
Porto Venere, vista dall'alto sul golfo.
Porto Venere, vista dall’alto sul golfo.

Penso di aver chiacchierato anche troppo 😅.

Sono felicissima di questo viaggio e il Golfo dei Poeti è il posto perfetto per terminare il mio racconto di questo viaggio alla scoperta delle 5 Terre. Ma questa è solo la parte ligure del mio viaggio, che continua alla scoperta di Lucca, città alla quale dedicherò uno dei prossimi articoli del blog.

E’ stato divertente sperimentare il racconto tramite il diario di viaggio e spero che questa narrazione un po’diversa dal solito sia piaciuta anche a voi. Fatemi sapere nei commenti che ne pensate!

A prestissimo,

Vero

2 Replies to “5 Terre: 4 notti tra le meraviglie della Liguria”

  1. Che posti stupendi! Che bel viaggio! Bellissimi giorni resi meravigliosi da te! ❤️

    Grazie di condividerli con me!

    1. Ma quanto è bello leggere un tuo commento?!? 😍
      E anche stavolta ci siamo sopportati fino alla fine tornando a casa entrambi sani e salvi 😂
      Sono pronta a condividere quello che vuoi, quando vuoi, sempre ❣️
      Ti adoro!

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